Smalto per unghie: composizione del prodotto e consigli di acquisto

Smalto per unghie: come è fatto?

Lo smalto per unghie è, oggigiorno, uno dei tanti modi che abbiamo di personalizzare noi stessi. Possiamo sfogare il nostro lato creativo in tanti modi: attraverso l’abbigliamento, il trucco, un taglio di capelli particolare, oppure curando i dettagli più piccoli, come ad esempio le unghie. Lo smalto per unghie è, da sempre, un modo di distinguersi.

Gli antichi egizi ad esempio lo utilizzavano a scopo sociale per distinguere le caste esistenti all’interno della loro società. Oggi noi abbiamo abbandonato questa antica tradizione, ma utilizziamo lo smalto per meri gusti estetici.

Tuttavia, spesso noi compriamo lo smalto, lo utilizziamo, senza chiederci come sia fatto, da cosa sia costituito.

Bene, nella guida di oggi vedremo insieme da cosa è costituita una normale boccetta di smalto, e scopriremo insieme cosa c’è al suo interno e quali smalti acquistare preferibilmente.

Composizione di uno smalto: cosa c’è al suo interno?

Solitamente, gli smalti lucidi definiti “classici”, che sono quelli che possiamo trovare nei negozi, hanno una base fatta di nitrocellulosa che viene sciolta in un solvente. Questo ci fa intuire la natura chimica del prodotto di uno smalto per unghie. Tuttavia, al suo interno ci sono ben altre sostanze, che ora vedremo insieme.
  • Plastificanti: solitamente sono sostanze chimiche che hanno il compito di rendere l’unghia più flessibile ed elastica, senza però che essa si spezzi dopo che viene passato uno strato di smalto. Un esempio di plastificante può essere ad esempio la canfora, spesso presente all’interno delle nostre boccette di smalti.
  • Resine: le resine servono a conferire resistenza, adesività e elasticità all’unghia, senza però rovinarla chimicamente. Spesso si legano ad agenti filmogeni per conferire appunto la resistenza tipica delle unghie smaltate.
  • Addensanti/gelificanti: sono molto utilizzati per tenere in sospensione i pigmenti all’interno della boccetta di smalto.
  • Stabilizzatori ultravioletti: queste sostanze sono importantissime per lo smalto, in quanto conferiscono allo smalto stesso la capacità di resistere ai raggi del sole senza danneggiarsi o rovinare l’unghia dal punto di vista chimico. Quando siamo esposti al sole, infatti, lo smalto non si rovina in alcun modo, proprio grazie a questi stabilizzatori.
  • Agenti coloranti: servono a conferire il colore ai pigmenti all’interno dello smalto. Grazie ad essi, ad esempio, uno smalto rosso ottiene il suo colore, non perdendo la brillantezza o la sua fattura.

Sostanze nocive all’interno dello smalto

Nonostante gli smalti di per sé non siano nocivi alla salute o alle nostre unghie, spesso contengono sostanze e allergeni che, per alcune persone, possono essere nocive. Per questioni di correttezza, nella guida includeremo anche loro, presentandovi quindi una breve lista delle sostanze nocive all’interno degli smalti.

  • Formaldeide: composto organico della famiglia degli aldeidi, appartiene alla categoria delle resine ed è un gas irritante, corrosivo per la pelle e dannoso per occhi e bocca. È una sostanza che a lungo andare può risultare cancerogena, infatti la formaldeide non viene più utilizzata per la preparazione degli smalti moderni.
  • DBP (Dibutilftalato): sostanza filmante utilizzato per gli smalti a lunga durata, appunto per preservare la durata dello smalto. Studi più moderni hanno dimostrato che il dibutilftalato è in realtà un distruttore endocrino, e dal 2006  è stato eliminato.
  • Toluene: ottenuto da alcuni processi di trattamento degli idrocarburi, il toluene risulta essere una delle sostanze più dannose per la nostra persona. Infatti, il toluene è un solvente aromatico molto pericoloso che oggi non si utilizza più nella creazione di smalti, fortunatamente. Risulta essere estremamente tossico per la pelle e per le mucose, per questo motivo è stato parzialmente eliminato.

Come scegliere un buono smalto?

Per scegliere un buon smalto, è necessario far caso a dei piccoli accorgimenti che ci permettono di fare una buona scelta. Innanzitutto, è importante supportare case produttrici che non fanno esperimenti su animali, e che vendono dunque prodotti cruelty-free. Questa è la chiave per avere un prodotto che sia biologicamente corretto e non danneggi gli animali.

Bisogna poi tenere in considerazione il quantitativo di sostanze nocive all’interno della boccetta, che solitamente tende ad essere molto basso, in quanto tutti gli smalti venduti devono rispettare delle leggi di mercato globali.

Per scegliere uno smalto che vada incontro a quelli che sono i nostri gusti personali è importante tenere conto del colore, della durata, della fattura dello smalto stesso. Un prodotto scadente tenderà a rovinarsi prima e a deteriorare non solo sé stesso, ma anche le nostre unghie.

L’ideale per un buon smalto è che sia a lunga durata, semplice e lucido, per garantire e conferire brillantezza all’unghia, che sia indurente e resistente, in modo tale da rendere le nostre unghie più resistenti a loro volta.

La forma della nostra unghia, inoltre, può suggerirci tante cose. Dalla forma si possono decidere quali colori potrebbero risaltarla meglio, oppure quali prodotti potrebbero garantire una maggior esaltazione dell’unghia stessa.
Ciò che veramente conta è prendere un prodotto che non sia nocivo, ma che protegga l’unghia e che non la danneggi.

Mi chiamo Cristina e sono una web writer, scrittrice freelance e lettrice accanita. Nel tempo libero mi piace molto sia leggere che scrivere, traggo un enorme piacere dall’apprendere cose nuove ogni giorno. Mi occupo di scrittura fin dai primi anni delle scuole medie, ed è una passione che non ho mai abbandonato.
Mi piacerebbe fare della scrittura il mio impegno primario, e per questo mi piace scrivere degli argomenti più disparati.

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